Archivio tag: persone

Chi è l’ ATELIERISTA

E’ una figura professionale diffusa dalle scuole reggiane fino a sistemi educativi internazionali: io lo definisco il designer d’infanzia per eccellenza.  E’ il progettista dell’atelier: predispone gli ambienti, i processi creativi ed i linguaggi espressivi necessari ad una conoscenza della realtà attiva, grazie a provate nozioni su materiali e tecniche, motivo per cui si tratta di un professionista di ambito artistico, che collabora con l’insegnante mettendo a disposizione il suo sapere, la sua sensibilità ed il suo background.

Nasce negli anni ’60, per merito del pedagogista padre del Reggio Approach, Loris Malaguzzi, come presenza operativa di supporto alla visione del bambino competente, cioè capace di ‘fare’, di apprendere tramite un vero e proprio lavoro, non solo di ascolto, un essere umano capace di esprimersi in tutti i suoi ’99 linguaggi’.

E’ interessante osservare che contestualmente un’altra parte d’Italia vede Bruno Munari sviluppare una grande ricerca sui processi creativi nelle scuole per mettere in luce i linguaggi e le potenzialità del bambino, incentivare il pensiero lungo, creativo, impegnato e divergente.

Che si possa parlare anche qui di creatività italiana?

artwork of my child, unconsciously case of study for my atelier

artwork of my child, unconsciously case of study for my atelier

 

 

Condividi con i tuoi amici

  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google Plus
  • Email

Find Your Less…Find Your Less…

Non vi nascondo che in questo mondo dai velocissimi cambiamenti a volte, per fortuna raramente, mi capita di pensare che conoscenza e creatività non servano più. Poi osservo e vedo che le persone continuano a domandare e chiedere, perché forse in questo mutamento, che da alcuni è chiamato crisi, c’è una vera necessità: qualcuno che aiuti a semplificare e a dare qualità. Non con una semplice sottrazione, ma con armonia e reattività . Vedo in progetti come questo un senso profondo, quasi arcaico, e altrettanta poesia.

Progetto di Matteo Thun per l'azienda vinicola Longen

Progetto di Matteo Thun per l’azienda vinicola Longen.

La conoscenza dei processi produttivi serve più che mai, perché chi acquista deve sapere che dietro ad un oggetto di una multinazionale c’è l’annullamento totale di tutti i valori di ecologia e rispetto e che le mani di un artigiano locale sono le uniche che garantiscono questi valori. Un cuscino imbottito con materiali sintetici ricavati da rifiuti di dubbia provenienza, annulla tutto il nostro ‘cucinare bio’, per non parlare dell’oggettistica della tavola e della cucina. Il gioco plasticoso e rumoroso regalato a nostro figlio è stato progettato per abbassare le sue capacità di concentrazione, ed indurlo, dopo pochi minuti, a cercare un altro diversivo, così come molti programmi tv.

Se da questo periodo non apprendiamo la qualità che può portare con se la semplicità, non avremo colto un’occasione unica. Con questa consapevolezza, saluto le mie vacanze estive, in cui ho veramente scoperto il mio stile…

Sealander Swimming Caravan

Sealander Swimming Caravan.

I will not hide that in this world by the fast changes sometimes fortunately rarely, I happen to think that knowledge and creativity are unnecessary. Then I look and I see that people keep asking and asking, because maybe in this changethat by some is called crisis, there is a real need: someone who will help to simplify and give quality. Not with a simple subtraction, but with harmony and responsiveness. I see projects like this in a deep sense, almost archaic, and as much poetry.

Progetto di Matteo Thun per l'azienda vinicola Longen

Progetto di Matteo Thun per l’azienda vinicola Longen.

The knowledge of production processes need more than ever, because buyers should know that behind an object of a multinational is the total cancellation of all the values ​​of ecology and respect, and that the hands of a local craftsman are the only ones that ensure these values. A pillow stuffed with synthetic materials derived from waste of dubious origin, cancel all our ‘organic cooking’, not to mention household objects of the table and the kitchen. The game plasticky and noisy gave our son has been designed to lower his concentration, and cause him a few minutes later to look for another diversion, as well as many television programs.

If by this time we do not learn the qualities that can bring with them the simplicity, we will not have caught a unique opportunity. With this in mind, I greet my summer holidays, when I really discovered my style …

Sealander Swimming Caravan

Sealander Swimming Caravan.

Condividi con i tuoi amici

  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google Plus
  • Email

A tutte le mamme Bianconiglio… To all the mothers White Rabbit…

Volevo aprire l’anno con tutt’ altro argomento, ma poi la Befana mi ha portato un tesoro di libro illustrato… Un capolavoro di Gilles Bachelet, che descrive la vita della moglie di Bianconiglio di Alice.

copertina

Dopo essermi capovolta dalle risate, ho pensato a quanto sia facile immedesimarsi in questo sguardo stanco:

Immagine

e a tutte le mamme e persone Coniglio Bianco che conosco: a tutte quelle che non lasciano divorare le loro aspirazioni dalla quotidianità, dagli orari, dalle notti insonni, dalla varicella, e con la penna o con un tablet passano le notti così:

Immagine1

E penso a quanto dice Elizabeth Strout  “Fai pure i letti al mattino, ma trova il modo di continuare ad usare il cervello…

Ringrazio i miei blog preferiti, che hanno fatto sì che il 2013 fosse ricco di spunti: decor8blog e dietlindwolf per le immagini stupende, mammaimperfetta e lacasanellaprateria perché arricchiscono il mondo dei genitori  …

E a tutti voi, cari lettori, auguro un 2014 pieno di creativa quotidianità

Immagine2I wanted to open the year with a completely different topic , but then the Epiphany brought me a treasure trove of picture book … A masterpiece of Gilles Bachelet , who describes the life of the wife of White Rabbit from Alice .

copertina

After I turned over with laughter , I thought about how easy it is to identify with this tired look :

Immagine

and all the moms and people I know like White Rabbit …

to all those who do not leave devour their aspirations from everyday life, the clock , the sleepless nights, the chickenpox, and with a tablet or a pen spend the nights in this way :

Immagine1

And I think to this sentence from Elizabeth Strout ” Go ahead beds in the morning, but find a way to continue to use your brain … “

I thank my favorite blog, which have meant that 2013 was full of ideas : decor8blog and Dietlind Wolf for the beautiful pictures , mammaimperfetta e lacasanellaprateria because enrich the world of parents … and others…

And to all of you , dear readers, I wish you a 2014 full of creative everyday

Immagine2

Condividi con i tuoi amici

  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google Plus
  • Email

ESTATE DA MAMMA ITALIANA…SUMMER AS ITALIAN “MAMMA” …

Chiunque ha dei bambini sa quanto è duro affrontare l’organizzazione del periodo estivo in questo splendido paese in cui dal 30 di giugno si passa dal 21° secolo al Medioevo… Tutto ciò che riguarda l’infanzia chiude, si dilegua, scompare, et voilà, improvvisamente sembra che non ci sia più lavoro, società e pedagogia.

I più fortunati si affidano ai nonni che portano i bambini in villeggiatura per settimane o mesi, ma sapete bene che questa è una soluzione che sta scomparendo.

Per la maggior parte ci sono centri o campi estivi in desolate palestre, piscine o strutture più o meno adatte ai bambini, in cui tutta la decantata pedagogia dei restanti nove mesi viene messa da parte e via di caos e urla che spesso fanno dimenticare tutto ciò che si è imparato prima, oppure baby sitter, salti mortali e capriole dei genitori!

Se si parla con un dirigente scolastico ci si sente rispondere che ‘i bambini hanno diritto a riposarsi’ e allora vorrei far loro trascorrere almeno un giorno in questi luoghi, così loro stessi potranno valutare…

Vogliamo poi  parlare dei primi 15-20 giorni di settembre? I miei colleghi d’oltralpe stentano a crederci…

In ogni caso avendo da tempo imparato a vedere sempre l’aspetto positivo in ogni situazione, per quest’estate ho potuto organizzarmi con qualche aiuto di amici e parenti per le questioni lavorative “urgenti”, numerose serate al computer, e per il tempo restante ho vissuto un’estate da mamma italiana: con mio figlio.

Sole, caldo, giochi, risate, un po’ di mare, tanta noia, tanta fatica, ma soprattutto gioia immensa.

Chiaccherare con un bambino di tre anni fa scoprire cose nuove e guardare il mondo da un’altra prospettiva che poi, pensandoci bene, è quella giusta…

Si può spendere un’ora per annaffiare tre vasetti di fiori e un pomeriggio intero per lavare l’insalata… Inseguire la nostra gatta nel bosco per una mattinata e dormire per terra perché fa troppo caldo…

E quasi quasi ti viene da pensare che l’abbiano fatto apposta a creare tre mesi di vuoto, per vivere questi momenti che nei paesi ipercivilorganizzati non esistono e alla fine se ne va la rabbia e il disappunto e rimane il ricordo dei giorni migliori…

estateAnyone who has children in Italy knows how hard it is to face the organization of the summer in this beautiful country where from 30th June  you will finde the Middle Ages … Everything about childhood closes , disappears , and voila , suddenly it seems that there is more work, society and education.

The lucky people rely on grandparents who bring their children on holiday for weeks or months , but this is a social solution that is disappearing .

For the most part there are centers or summer camps in desolate gyms, swimming pools or structures more or less suitable for children , in which all the vaunted pedagogy of the remaining nine months shall be set aside and away from chaos and screams that often makes you forget everything you have learned before, or babysitter, flips and somersaults  for parents !

If you talk to italian school administrators they will answer ‘ children have the right to rest ‘ and then I would let them spend at least one day in these places , so they can evaluate themselves …

We then talk about the first 15-20 days of September ? My foreign colleagues find it hard to believe …

In any case, having long since learned to always see the positive in every situation, this summer I was able to arrange with some help from friends and relatives for job , many evenings on the pc, and for the remaining time I lived a summer as Italian mother : with my son.

Sun, heat , games , laughter, a bit of the sea , so much boring, so much effort, but mostly joy.

Talking with a three year old child is the best way to discover new things and look at the world from a different perspective then, think about it, is the right one …

You can spend an hour to water three jars of flowers and a whole afternoon to wash the salad … Chase our cat in the woods for a morning and sleep on the floor because it’s too hot …

And almost makes you think they did it on purpose to create three month vacuum , to live these moments that do not exist in the “superorganized” countries and eventually the anger and disappointment have flown and remains the memory of better days …

estate

Condividi con i tuoi amici

  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google Plus
  • Email

Lavorare da casa (secondo i maestri del design).Working at home (according to the bigs of design).

Inizio con l’istallazione che più mi è piaciuta al Salone del Mobile 2013: l’argomento “ufficio” trattato da Jean Nouvel e in particolare il tema “Lavorare a casa”.

Chiaramente non potevo che rimanere colpita da questa tematica presentata da personaggi di tale portata: infatti solitamente, soprattutto in Italia, si pensa che solo i piccoli siano costretti a lavorare da casa poiché non si possono permettere un ufficio o perché devono conciliare la vita lavorativa con altri impegni (i figli per esempio …).

In realtà ci sono molti paesi in cui il lavorare da casa è considerato un lusso dei grandi e uno stratagemma per le professioni intelletuali e creative per ottenere il massimo dalla propria concentrazione e… guardate un po’ cosa ho scoperto:

Starck family

Starck family

Philippe Starck

Philippe Starck

questo personaggio con le cuffie è Philippe Starck (dietro all’immensa coperta rossa Hermes)

che cerca di concentrarsi mentre la moglie Jasmine e la figlia Justice vivono la loro casa – ufficio.

Starck Home

Starck Home

Scopro inoltre che anche una grande coppia del design degli anni ‘50 lavorava e creava spesso da casa: Ray & Charles Eams.

R&C Eams

R&C Eams

Questa è una loro creazione del 1949: mobile per l’ufficio e la casa.

z4

Segue invece l’angolo – ufficio proposto da Jean Nouvel, attuale, tecnologico e dalle dimensioni ridotte, adatto a qualsiasi abitazione direi…

z5

Buon lavoro a tutti, da casa ovviamente…Start with the installation that I liked more at the Salone del Mobile 2013: the topic “office” treated by Jean Nouvel and in particular the theme “Working at home”.

Of course, I was impressed by this issue explained by personalities of this magnitude: in fact usually, especially in Italy, it is believed that only small workers are forced to work at home because they can not afford an office or because they have to combine working life with other obligations (children for example …).

But there are many countries where working from home is considered a luxury of the great and a stratagem for intellectuals and creative to get the best from their concentration … and look up ‘what I found:

Starck family

Starck family

Philippe Starck

Philippe Starck

this character with headphones is Philippe Starck (behind the immense red Hermes blanket) trying

to concentrate while his wife Jasmine and daughter Justice are living in their home – office.

I find also that a great couple of 50s designer created and often worked from home: Ray & Charles Eams.

R&C Eams

R&C Eams

This is their creation in 1949: furniture for office and home.

z4

And then this  office-corner by Jean Nouvel, current technology and small size, suitable for any home I’d say …

z5

Good job to everyone, from home of course …

Condividi con i tuoi amici

  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google Plus
  • Email