Archivio tag: creatività

Lunga la notte, breve il giorno.

In molti vi hanno parlato di Halloween, io vi parlo di San Martino.

La leggenda parla di un grande cavaliere che vedendo un povero tremante in pieno autunno, si tagliò il mantello per riscaldarlo, in quell’istante il sole divenne estivo, per poi ritirarsi nel notare che altri pensavano a scaldare l’umanità… Adoro questa storia.

Bellissima anche la tradizione del Nord che nella data dell’ 11 Novembre, ricorrenza di San Martino appunto, festeggia con il Laternenumzug. Il sole lascia a noi la responsabilità di illuminare e scaldare le nostre strade e così i bambini passeggiano all’imbrunire con fantasiose lanterne di carta

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che poi appendono agli alberi, nei giardini, nei viali, alle porte e si vive la festa con la volontà di non lasciare che il buio domini il nostro inverno, ma la luce, dappertutto…

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Per molti paesi illuminare il proprio ingresso e la propria casa è una responsabilità privata, così come per le amministrazioni pubbliche. In Italia spesso si pensa sia dovere solo di “altri”, e così finiamo per avere strade come queste:

India Power Outage

Quando ciascuno di noi invece vorrebbe vivere un inverno illuminato…

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Quindi diamoci da fare, le soluzioni economiche ed ecologiche sono molteplici:

illuminiamo i nostri balconi, i giardini e i nostri ingressi tanto per iniziare!

Felice estate di San Martino a tutti, che a quanto pare da queste parti è già iniziata…

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ESTATE DA MAMMA ITALIANA…SUMMER AS ITALIAN “MAMMA” …

Chiunque ha dei bambini sa quanto è duro affrontare l’organizzazione del periodo estivo in questo splendido paese in cui dal 30 di giugno si passa dal 21° secolo al Medioevo… Tutto ciò che riguarda l’infanzia chiude, si dilegua, scompare, et voilà, improvvisamente sembra che non ci sia più lavoro, società e pedagogia.

I più fortunati si affidano ai nonni che portano i bambini in villeggiatura per settimane o mesi, ma sapete bene che questa è una soluzione che sta scomparendo.

Per la maggior parte ci sono centri o campi estivi in desolate palestre, piscine o strutture più o meno adatte ai bambini, in cui tutta la decantata pedagogia dei restanti nove mesi viene messa da parte e via di caos e urla che spesso fanno dimenticare tutto ciò che si è imparato prima, oppure baby sitter, salti mortali e capriole dei genitori!

Se si parla con un dirigente scolastico ci si sente rispondere che ‘i bambini hanno diritto a riposarsi’ e allora vorrei far loro trascorrere almeno un giorno in questi luoghi, così loro stessi potranno valutare…

Vogliamo poi  parlare dei primi 15-20 giorni di settembre? I miei colleghi d’oltralpe stentano a crederci…

In ogni caso avendo da tempo imparato a vedere sempre l’aspetto positivo in ogni situazione, per quest’estate ho potuto organizzarmi con qualche aiuto di amici e parenti per le questioni lavorative “urgenti”, numerose serate al computer, e per il tempo restante ho vissuto un’estate da mamma italiana: con mio figlio.

Sole, caldo, giochi, risate, un po’ di mare, tanta noia, tanta fatica, ma soprattutto gioia immensa.

Chiaccherare con un bambino di tre anni fa scoprire cose nuove e guardare il mondo da un’altra prospettiva che poi, pensandoci bene, è quella giusta…

Si può spendere un’ora per annaffiare tre vasetti di fiori e un pomeriggio intero per lavare l’insalata… Inseguire la nostra gatta nel bosco per una mattinata e dormire per terra perché fa troppo caldo…

E quasi quasi ti viene da pensare che l’abbiano fatto apposta a creare tre mesi di vuoto, per vivere questi momenti che nei paesi ipercivilorganizzati non esistono e alla fine se ne va la rabbia e il disappunto e rimane il ricordo dei giorni migliori…

estateAnyone who has children in Italy knows how hard it is to face the organization of the summer in this beautiful country where from 30th June  you will finde the Middle Ages … Everything about childhood closes , disappears , and voila , suddenly it seems that there is more work, society and education.

The lucky people rely on grandparents who bring their children on holiday for weeks or months , but this is a social solution that is disappearing .

For the most part there are centers or summer camps in desolate gyms, swimming pools or structures more or less suitable for children , in which all the vaunted pedagogy of the remaining nine months shall be set aside and away from chaos and screams that often makes you forget everything you have learned before, or babysitter, flips and somersaults  for parents !

If you talk to italian school administrators they will answer ‘ children have the right to rest ‘ and then I would let them spend at least one day in these places , so they can evaluate themselves …

We then talk about the first 15-20 days of September ? My foreign colleagues find it hard to believe …

In any case, having long since learned to always see the positive in every situation, this summer I was able to arrange with some help from friends and relatives for job , many evenings on the pc, and for the remaining time I lived a summer as Italian mother : with my son.

Sun, heat , games , laughter, a bit of the sea , so much boring, so much effort, but mostly joy.

Talking with a three year old child is the best way to discover new things and look at the world from a different perspective then, think about it, is the right one …

You can spend an hour to water three jars of flowers and a whole afternoon to wash the salad … Chase our cat in the woods for a morning and sleep on the floor because it’s too hot …

And almost makes you think they did it on purpose to create three month vacuum , to live these moments that do not exist in the “superorganized” countries and eventually the anger and disappointment have flown and remains the memory of better days …

estate

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Quando nasce Zizi…

Ci sono giocattoli rumorosi, colorati, ripetitivi e commerciali e ci sono oggetti come questo: intelligenti, curiosi, affascinanti ed ecologici, oggi vorrei parlarne con voi…

La scimmietta Zizi è un’imitazione animale in gommapiuma ed armatura leggera in ferro (rivestita in modo sicuro)… E’ piacevole al tatto, malleabile adatta ad ogni età e può assumere tutte le forme che il bambino desidera dare.

zizi

Vince il Compasso d’Oro nel 1954 ed è uno dei tanti risultati del grande designer Bruno Munari che per anni ha lavorato accanto ai bambini per studiarne le modalità espressive, di gioco e di apprendimento.

E’ origniale ed ironica e nasce nel 1953 nella gamma di giocattoli in gommapiuma della Pigomma, divisione del marchio Pirelli, sorella minore del gatto Meo Romeo .

meoRomeo

La scimmietta mi colpisce perché è simpatica a tutti: è un’ amica per i bambini perché lascia spazio alla loro fantasia, seduto, sdraiato, la fanno camminare, parlare, imitare… diventa protagonista nel gioco di ruoli, si aggrappa e fa le capriole, ti segue ovunque e poi si stacca quando non la vuoi più…

ma a volte si trova sulle scrivanie di manager, di collezionisti d’arte, di personaggi famosi (Picasso aveva un gatto Meo Romeo) e mi piace pensare che queste persone una volta chiusa la porta del loro ufficio diventino bambini e parlino a Zizì, seduta e seriosissima, tutta intenta ad ascoltarli…

Tutto questo senza pile, senza colori sfavillanti, senza lucine…

Merita di essere riprodotto, che ne dite?

 

 

 

There are toys noisy, colorful, repetitive and commercial and there are objects like this: smart, curious, fascinating and today I would like to talk about this object …

The monkey Zizi is an imitation of foam and light armor iron (coated safely) … It is tactile, malleable suitable for all ages and can take any form that the child wishes to give.

Awarded the Compasso d’Oro in 1954 and is one of the many results of the great designer Bruno Munari who for years worked with children to study the modes of expression, play and learning in childhood.

It ‘s original and ironic and was born in 1953 in the range of toys in the foam Pigomma, a division of the Pirelli brand, the younger sister of the cat Meo Romeo.

I love this toyThis toy because leaves children’s immagination free: sitting, lying down, they do walk, talk, imitate … becomes the protagonist in the role play, clings and does somersaults, you follows her everywhere and then comes off when you do not want anymore … but sometimes you find on the desks of managers, art collectors, famous people (Picasso had a cat Meo Romeo) and I like to think that these people once closed port become children and speak to Zizì sitting and serious, intent to listen …

All this without batteries, without sparkling colors, no lights …

Deserves to be reproduced, what do you think?

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Festa del papàFather’s day

papaMeritano davvero di essere festeggiati questi papà di nuova generazione… Lavoratori o no, casalinghi o no, i papà di quest’epoca sono eccezionali: dimostrano affetto e cure per i loro figli, si sdraiano per terra a giocare con loro, non hanno paura di cambiare un pannolino e di svegliarsi durante la notte!

Spesso diamo tutte queste cose per scontato ma non ci rendiamo conto che solo 50 anni fa vedere un padre con un neonato in braccio era quasi impossibile per questioni culturali…

E allora qual’è l’occasione migliore per ringraziarli della festa del papà?

Le idee regalo sarebbero migliaia, ma dovremmo occuparcene noi madri, tanto per cambiare…

Perché invece non fare organizzare ai bambini la festa per i loro papà?

Mi viene in mente la colazione o la cena: scegliete il momento più tranquillo della vostra famiglia e fatelo preparare a loro con grande cura!

Insegnare ai bambini come allestire un piccolo festeggiamento li rende entusiasti e propositivi…

Sarebbe carino preparare insieme un vassoio con un caffè e un biscottino fragrante e portarglielo insieme all’ora del risveglio…

Oppure sorprenderlo con una cena accogliente: una candela profumata, un mazzo di fiori raccolti in un campo, un biglietto segnaposto dedicato a lui…

E’ un modo immediato per insegnare ai bambini che in un giorno speciale è possibile prendersi cura in modo speciale della persona che tanto amano: fategli togliere la giacca, portare le ciabatte, rimboccare le coperte … Tutti quei piccoli accorgimenti che di solito i papà hanno per i bambini: si divertiranno e si scambieranno affetto. Auguri a tutti i papà!papaReally worthy to be celebrated father of these generation … Working or not, at home or not, the father of this era are exceptional: they show love and care for their children, lie down on the floor to play with them, have no fear of change a diaper and wake up during the night!

We often take these things for obvious, but we do not realize that only 50 years ago was almost impossible to see a father with a baby in his arms…

So what’s the best opportunity to thank them that Father’s Day?

Gift ideas would be thousands, but mothers should think about this…

Why don’t you organize a party with children for their fathers?

I think about breakfast or dinner: choose the quiete time of your family and let them prepare with great care!

Teach children how to set up a small celebration makes them enthusiastic and propositive …

It would be nice to prepare a tray with a coffee and a fragrant biscuit and bring him toghether in the time of awakening.

Or surprise them with a welcoming dinner: a scented candle, a bouquet of crop flowers, a placeholder ticket dedicated to him …

It ‘an easy way to teach children that you can take care in a special way of this great person: let him remove his jacket, wearing slippers, tuck the sheets …

All those little details that usually dads have for children: have fun and exchange affection! Congratulations to all fathers!

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Il Reggio Approach. The Reggio Approach.

Inizio con un argomento importante, di grande auspicio, a cui mi sto applicando da qualche anno.

Si tratta di un metodo che nasce in pedagogia, ma presto diventa mulitdisciplinare e arriva fino a me tramite l’architettura e l’arredamento. Prevede infatti un’attenta progettazione degli spazi per i bambini: il rifiuto del bambinesco, una grande flessibilità e molta armonia (ne parlerò strada facendo).

 

 

Ho subito avuto un’interesse speciale per questa teoria poiché mi sono spesso chiesta da dove venisse la creatività dell’uomo, che cosa fosse questa forza straordinaria che ci spinge ad esprimerci e quanto soffriamo quando dobbiamo reprimerla, ho trovato qui tante risposte…

 

E’ una filosofia educativa che vede l’essere umano dotato di “cento linguaggi”, una grande potenzialità creativa e relazionale da esprimere fin dall’infanzia attraverso la sperimentazione di materiali, pensieri, musiche, parole ed emozioni…

 

 

Ognuno di noi è portatore di un grande patrimonio, che molto spesso rimane inespresso, altre volte viene incanalato e “specializzato” come questa società richiede, quando invece potremmo parlare linguaggi plurimi!

Non rimane quindi che sperimentare e mettersi spesso in gioco, bandite dal vostro linguaggio il “non sono capace di…” un bambino non lo direbbe mai, prende una matita in mano e disegna un gatto sempre meraviglioso… fatelo anche voi!

Tratterò spesso del Reggio Approach, ma se volete approfondire ecco il link:

http://www.reggiochildren.it/

It is a method that originated in pedagogy, but soon becomes mulitdisciplinare and reaches me through the architecture and decor. It studies the careful planning of spaces for children: the refusal of childish, great flexibility and a lot of harmony (I’ll talk about it on the way).

I immediately had a special interest for this theory as I have often wondered from where human creativity came, what was this extraordinary force that compels us to express ourselves and how much we suffer when we repress it, I found many answers here …

 

It ‘an educational philosophy that sees the human being with “hundred languages”, a great creative potential and relationship from childhood through experimentation with materials, music, words and emotions …

All of us has a great heritage, which often remains unspoken, sometimes it is channeled and “specialized” how this society requires, when instead we could speak multiple languages​​!

There remains to often experiment and play, banning from your language: “I’m not able to …”, a child would never talk in this way. So take a pencil and draw an always wonderful cat… go!

I will often treat the Reggio Approach, but if you want to read more here is the link:

http://www.reggiochildren.it

 

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