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Dimmi di Casa – Categoria oggetti

La luce e alcune segnalazioni da Euroluce 2013.The light and some reports from Euroluce 2013.

Da quando la tecnologia d’ illuminazione si è rivoluzionata spostandosi dalla vecchia lampadina alla luce al led, ad ogni Euroluce vado cercando qualche lume che mi emozioni ricreando quell’atmosfera tipica della luce calda che emanavano le vecchie lampadine.

Il mio non è solo un atteggiamento nostalgico, ma è la voce di un bisogno ancestrale: l’uomo infatti per secoli ha potuto godere soltanto della luce del sole e del fuoco.

Il nostro umore è positivo con la luce calda, cioè quella che tende ai colori caldi (come in una giornata limpida) e si incupisce quando la luce è fredda e tende ai colori del grigio e dell’azzurro (come in una giornata nebbiosa).

Generalmente i led riproducono la stessa scala cromatica della giornata nebbiosa,  rendendo gli interni meno accoglienti ed impoveriscono qualsiasi tipo di arredamento.

Ecco che diventa importante scegliere una lampada che interrompa questo processo, almeno un punto luce che conferisca calore e colore.

I paralumi possono costituire un valido aiuto. Sembra aver lavorato su questo aspetto la ditta KARMAN con il designer Matteo Ugolini, in differenti materiali.

Life: struttura in ferro color ruggine e tessuto denim.

Life: struttura in ferro color ruggine e tessuto denim.

Alibabig con struttura in vetroresina per indoor e outdoor.

Alibabig con struttura in vetroresina per indoor e outdoor.

Le Trulle: paralume in ceramica.

Le Trulle: paralume in ceramica.

Anche i vetri colorati di Lasvit creano un’atmosfera molto accogliente:

Lasvit

Particolarmente suggestiva l’istallazione di Bocci.

La collezione 28 emana una luce che riscalda l’anima e mi piace particolarmente la molteplicità di soluzioni che si possono comporre. Arbel, l’art director dell’azienda, ha infatti pensato alla centralità delle candele nella storia dell’abitare per ideare questa collezione.

Collection 28 BOCCI.

Collection 28 BOCCI.

Molto curioso l’abbinamento tra luce e verde della collezione 25.

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Collection 25 BOCCI.

Per chi invece ama invece gli stili più rassicuranti  segnalo Tip of the Tongue di Michaelanastassiades.

TipOfTheTongueMA

E concludo con la rivisitazione del grande classico: la “banker’s Washington lamp” di Flos, che personalemte adoro:

FLOSSince the lighting technology has revolutionized moving from the old bulb in led light, each Euroluce I’m looking for some light that recreates the typical atmosphere of the warm glow that was emanated by the old bulbs.

My attitude is not just a nostalgic, but it is the voice of an ancestral need: the man in fact for centuries has only been able to enjoy the sunlight and fire.

Our mood is positive with the warm light, that is the one that tends to warm colors (like on a clear day) and darkens when the light is cold and tends to the colors of gray and blue (like on a foggy day).

Generally the LEDs reproduce the same color scale of the foggy day, making the interior less comfortable and deplete any decor.

Here it becomes important to choose a lamp that interrupts this process, at least one point light that confers heat and color.

The lampshades can be a valuable help. Seems to have worked on this aspect the company KARMAN with designer Matteo Ugolini, in different materials.

Life: struttura in ferro color ruggine e tessuto denim.
Life: struttura in ferro color ruggine e tessuto denim.
Alibabig con struttura in vetroresina per indoor e outdoor.
Alibabig con struttura in vetroresina per indoor e outdoor.
Le Trulle: paralume in ceramica.
Le Trulle: paralume in ceramica.

Even the stained glass of Lasvit create a warm atmosphere:

Lasvit

Particularly striking the installation of Bocci.

The collection 28 emits a light that warms the soul and I particularly like the variety of solutions that you can dial. Mr Arbel, the art director, has thought about the centrality of the candles in the history of living to design this collection.

Collection 28 BOCCI.
Collection 28 BOCCI.

Very curious pairing between light and green collection 25.

c
Collection 25 BOCCI.

For those who love the styles instead point out more reassuring Tip of the Tongue of Michaelanastassiades.

TipOfTheTongueMA

And I close with review of the great classic: the “Washington banker’s lamp” for Flos, that personally I love:

FLOS

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Lavorare da casa (secondo i maestri del design).Working at home (according to the bigs of design).

Inizio con l’istallazione che più mi è piaciuta al Salone del Mobile 2013: l’argomento “ufficio” trattato da Jean Nouvel e in particolare il tema “Lavorare a casa”.

Chiaramente non potevo che rimanere colpita da questa tematica presentata da personaggi di tale portata: infatti solitamente, soprattutto in Italia, si pensa che solo i piccoli siano costretti a lavorare da casa poiché non si possono permettere un ufficio o perché devono conciliare la vita lavorativa con altri impegni (i figli per esempio …).

In realtà ci sono molti paesi in cui il lavorare da casa è considerato un lusso dei grandi e uno stratagemma per le professioni intelletuali e creative per ottenere il massimo dalla propria concentrazione e… guardate un po’ cosa ho scoperto:

Starck family

Starck family

Philippe Starck

Philippe Starck

questo personaggio con le cuffie è Philippe Starck (dietro all’immensa coperta rossa Hermes)

che cerca di concentrarsi mentre la moglie Jasmine e la figlia Justice vivono la loro casa – ufficio.

Starck Home

Starck Home

Scopro inoltre che anche una grande coppia del design degli anni ‘50 lavorava e creava spesso da casa: Ray & Charles Eams.

R&C Eams

R&C Eams

Questa è una loro creazione del 1949: mobile per l’ufficio e la casa.

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Segue invece l’angolo – ufficio proposto da Jean Nouvel, attuale, tecnologico e dalle dimensioni ridotte, adatto a qualsiasi abitazione direi…

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Buon lavoro a tutti, da casa ovviamente…Start with the installation that I liked more at the Salone del Mobile 2013: the topic “office” treated by Jean Nouvel and in particular the theme “Working at home”.

Of course, I was impressed by this issue explained by personalities of this magnitude: in fact usually, especially in Italy, it is believed that only small workers are forced to work at home because they can not afford an office or because they have to combine working life with other obligations (children for example …).

But there are many countries where working from home is considered a luxury of the great and a stratagem for intellectuals and creative to get the best from their concentration … and look up ‘what I found:

Starck family

Starck family

Philippe Starck

Philippe Starck

this character with headphones is Philippe Starck (behind the immense red Hermes blanket) trying

to concentrate while his wife Jasmine and daughter Justice are living in their home – office.

I find also that a great couple of 50s designer created and often worked from home: Ray & Charles Eams.

R&C Eams

R&C Eams

This is their creation in 1949: furniture for office and home.

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And then this  office-corner by Jean Nouvel, current technology and small size, suitable for any home I’d say …

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Good job to everyone, from home of course …

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Quando nasce Zizi…

Ci sono giocattoli rumorosi, colorati, ripetitivi e commerciali e ci sono oggetti come questo: intelligenti, curiosi, affascinanti ed ecologici, oggi vorrei parlarne con voi…

La scimmietta Zizi è un’imitazione animale in gommapiuma ed armatura leggera in ferro (rivestita in modo sicuro)… E’ piacevole al tatto, malleabile adatta ad ogni età e può assumere tutte le forme che il bambino desidera dare.

zizi

Vince il Compasso d’Oro nel 1954 ed è uno dei tanti risultati del grande designer Bruno Munari che per anni ha lavorato accanto ai bambini per studiarne le modalità espressive, di gioco e di apprendimento.

E’ origniale ed ironica e nasce nel 1953 nella gamma di giocattoli in gommapiuma della Pigomma, divisione del marchio Pirelli, sorella minore del gatto Meo Romeo .

meoRomeo

La scimmietta mi colpisce perché è simpatica a tutti: è un’ amica per i bambini perché lascia spazio alla loro fantasia, seduto, sdraiato, la fanno camminare, parlare, imitare… diventa protagonista nel gioco di ruoli, si aggrappa e fa le capriole, ti segue ovunque e poi si stacca quando non la vuoi più…

ma a volte si trova sulle scrivanie di manager, di collezionisti d’arte, di personaggi famosi (Picasso aveva un gatto Meo Romeo) e mi piace pensare che queste persone una volta chiusa la porta del loro ufficio diventino bambini e parlino a Zizì, seduta e seriosissima, tutta intenta ad ascoltarli…

Tutto questo senza pile, senza colori sfavillanti, senza lucine…

Merita di essere riprodotto, che ne dite?

 

 

 

There are toys noisy, colorful, repetitive and commercial and there are objects like this: smart, curious, fascinating and today I would like to talk about this object …

The monkey Zizi is an imitation of foam and light armor iron (coated safely) … It is tactile, malleable suitable for all ages and can take any form that the child wishes to give.

Awarded the Compasso d’Oro in 1954 and is one of the many results of the great designer Bruno Munari who for years worked with children to study the modes of expression, play and learning in childhood.

It ‘s original and ironic and was born in 1953 in the range of toys in the foam Pigomma, a division of the Pirelli brand, the younger sister of the cat Meo Romeo.

I love this toyThis toy because leaves children’s immagination free: sitting, lying down, they do walk, talk, imitate … becomes the protagonist in the role play, clings and does somersaults, you follows her everywhere and then comes off when you do not want anymore … but sometimes you find on the desks of managers, art collectors, famous people (Picasso had a cat Meo Romeo) and I like to think that these people once closed port become children and speak to Zizì sitting and serious, intent to listen …

All this without batteries, without sparkling colors, no lights …

Deserves to be reproduced, what do you think?

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Festa del papàFather’s day

papaMeritano davvero di essere festeggiati questi papà di nuova generazione… Lavoratori o no, casalinghi o no, i papà di quest’epoca sono eccezionali: dimostrano affetto e cure per i loro figli, si sdraiano per terra a giocare con loro, non hanno paura di cambiare un pannolino e di svegliarsi durante la notte!

Spesso diamo tutte queste cose per scontato ma non ci rendiamo conto che solo 50 anni fa vedere un padre con un neonato in braccio era quasi impossibile per questioni culturali…

E allora qual’è l’occasione migliore per ringraziarli della festa del papà?

Le idee regalo sarebbero migliaia, ma dovremmo occuparcene noi madri, tanto per cambiare…

Perché invece non fare organizzare ai bambini la festa per i loro papà?

Mi viene in mente la colazione o la cena: scegliete il momento più tranquillo della vostra famiglia e fatelo preparare a loro con grande cura!

Insegnare ai bambini come allestire un piccolo festeggiamento li rende entusiasti e propositivi…

Sarebbe carino preparare insieme un vassoio con un caffè e un biscottino fragrante e portarglielo insieme all’ora del risveglio…

Oppure sorprenderlo con una cena accogliente: una candela profumata, un mazzo di fiori raccolti in un campo, un biglietto segnaposto dedicato a lui…

E’ un modo immediato per insegnare ai bambini che in un giorno speciale è possibile prendersi cura in modo speciale della persona che tanto amano: fategli togliere la giacca, portare le ciabatte, rimboccare le coperte … Tutti quei piccoli accorgimenti che di solito i papà hanno per i bambini: si divertiranno e si scambieranno affetto. Auguri a tutti i papà!papaReally worthy to be celebrated father of these generation … Working or not, at home or not, the father of this era are exceptional: they show love and care for their children, lie down on the floor to play with them, have no fear of change a diaper and wake up during the night!

We often take these things for obvious, but we do not realize that only 50 years ago was almost impossible to see a father with a baby in his arms…

So what’s the best opportunity to thank them that Father’s Day?

Gift ideas would be thousands, but mothers should think about this…

Why don’t you organize a party with children for their fathers?

I think about breakfast or dinner: choose the quiete time of your family and let them prepare with great care!

Teach children how to set up a small celebration makes them enthusiastic and propositive …

It would be nice to prepare a tray with a coffee and a fragrant biscuit and bring him toghether in the time of awakening.

Or surprise them with a welcoming dinner: a scented candle, a bouquet of crop flowers, a placeholder ticket dedicated to him …

It ‘an easy way to teach children that you can take care in a special way of this great person: let him remove his jacket, wearing slippers, tuck the sheets …

All those little details that usually dads have for children: have fun and exchange affection! Congratulations to all fathers!

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Un tè con le amiche. Tea time with friends.

Ci sono tante ragioni per cui invitare le amiche per un tè è di cruciale importanza per la nostra vita sociale: possiamo finalmente stare a chiaccherera nella nostra casa con persone care e parlare in libertà senza essere influenzate dal luogo in cui siamo (bistrò, pasticcerie, ristoranti…), senza essere disturbate dall’andirivieni di estranei e senza dover cucinare e muoverci in cucina come invece accade quando invitiamo amici a pranzo o a cena.

Per la buona riuscita di questo piccolo-grande evento occorre però prepararsi per tempo, proprio per non perdere neanche una parola di tutti i nostri bei discorsi e soprattutto per far sì che ognuno si senta a proprio agio con noi e con la nostra casa.

Tea in the Conservatory Harry Browne

Tea in the Conservatory Harry Browne

Anzitutto occorre specificare che il luogo ideale è il living, non tanto perché la zona cucina o pranzo non siano idonee, ma perché quando si è comodi con il corpo, riusciamo ad aprirci meglio al prossimo (pensate alle poltrone dei terapisti…). Possiamo poi utilizzare tavoli o tavolini in supporto, ma anche graziosi vassoi che poggino sul tappeto.

Non sono dell’idea che dobbiamo a tutti i costi fare “bella figura”, ma dobbiamo far stare bene chi abbiamo invitato…

Ecco perché sconsiglierei di mettere in tavola un servizio Bond China se chiamiamo un’amica che è appena tornata da un viaggio adventure in Africa… Magari meglio farle assaporare un’atmosfera accogliente e domestica senza pretendere troppo.

Se invece il vostro pubblico è sempre giovane, ma più sofisticato, potete optare per una tavola colorata, ma più elegante.

Ci sono invece gli incontri tra le signore, e qui c’è un vero e proprio codice da rispettare poiché in alcuni casi dare un’ottima immagine di sé passa attraverso la nostra casa e la cura con cui scegliamo i nostri oggetti parlerà di noi in modo indiretto ma immediato: se siamo classichè o decò, se amiamo il design o le collezioni ereditate dalla nonna…

Il tè deve essere servito esclusivamente in finissima porcellana, piattini, sotto tazze, zuccheriere e teiere incluse. Se la teiera è in metallo, ricordarsi di preparare l’infuso direttamente nella tazzina.

gio ponti

gio ponti

Sbagliato pensare che debba essere tutto coordinato, anzi: gli abbinamenti e le personalizzazioni che attuiamo sulla nostra tavola raccontano il nostro gusto, i nostri interesse e a volte anche i nostri viaggi…

Prossimamente avrò delle segnalazioni sull’argomento….There are many reasons why invite friends for tea is of crucial importance to our social life, we can finally talk in our home with lovely persons and speak freely without being influenced by the place where we are (bistros, bakeries, restaurants …), without being disturbed by the coming of strangers without having to cook and move into the kitchen, as it happens when we invite friends for lunch or dinner.

For the success of this great – little event, however, we should be ready in time, in order not to miss a word of speeches and in particular to ensure that everyone feels comfortable with us and our home.

Tea in the Conservatory Harry Browne

Tea in the Conservatory Harry Browne

First, we need to specify that the ideal is the living, not because the kitchen or dining room are not suitable, but because when you are comfortable with your body, you can open your mind to others (think of therapist armchairs …). Then We can use tables or tables support, but also pretty trays to put on our rugs.

I am not of the opinion that we must make a good impression ,but we have to be warm with who we invited …

That’s why I not recommend to put on the table a service Bond China if we call a friend who has just returned from an adventure trip in Africa … Let her enjoy a friendly atmosphere at home without expecting too much.

However, if your audience is still young, but more sophisticated, you can opt for a colored table, but more elegant

 

 

There are meetings between ladies, and here’s a real code to observe, because sometimes make a good impression through our home and the care with which we select our objects talks about us in indirect but immediate way: if we are classic or art deco, if we love the design and the collections inherited from grandmother …

 

The tea should be served exclusively in porcelain, saucers under cups, sugar bowls and teapots included. If the pot is made of metal, be sure to prepare the infusion directly into the cup.

gio ponti

gio ponti

Do not think that everything should be coordinated: the combinations and personalisations that we carry on our table telling our taste, our interest and sometimes even our travels …

Soon I will have reports about this subject ….

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