Archivio della categoria: interior design

Lavorare da casa (secondo i maestri del design).Working at home (according to the bigs of design).

Inizio con l’istallazione che più mi è piaciuta al Salone del Mobile 2013: l’argomento “ufficio” trattato da Jean Nouvel e in particolare il tema “Lavorare a casa”.

Chiaramente non potevo che rimanere colpita da questa tematica presentata da personaggi di tale portata: infatti solitamente, soprattutto in Italia, si pensa che solo i piccoli siano costretti a lavorare da casa poiché non si possono permettere un ufficio o perché devono conciliare la vita lavorativa con altri impegni (i figli per esempio …).

In realtà ci sono molti paesi in cui il lavorare da casa è considerato un lusso dei grandi e uno stratagemma per le professioni intelletuali e creative per ottenere il massimo dalla propria concentrazione e… guardate un po’ cosa ho scoperto:

Starck family

Starck family

Philippe Starck

Philippe Starck

questo personaggio con le cuffie è Philippe Starck (dietro all’immensa coperta rossa Hermes)

che cerca di concentrarsi mentre la moglie Jasmine e la figlia Justice vivono la loro casa – ufficio.

Starck Home

Starck Home

Scopro inoltre che anche una grande coppia del design degli anni ‘50 lavorava e creava spesso da casa: Ray & Charles Eams.

R&C Eams

R&C Eams

Questa è una loro creazione del 1949: mobile per l’ufficio e la casa.

z4

Segue invece l’angolo – ufficio proposto da Jean Nouvel, attuale, tecnologico e dalle dimensioni ridotte, adatto a qualsiasi abitazione direi…

z5

Buon lavoro a tutti, da casa ovviamente…Start with the installation that I liked more at the Salone del Mobile 2013: the topic “office” treated by Jean Nouvel and in particular the theme “Working at home”.

Of course, I was impressed by this issue explained by personalities of this magnitude: in fact usually, especially in Italy, it is believed that only small workers are forced to work at home because they can not afford an office or because they have to combine working life with other obligations (children for example …).

But there are many countries where working from home is considered a luxury of the great and a stratagem for intellectuals and creative to get the best from their concentration … and look up ‘what I found:

Starck family

Starck family

Philippe Starck

Philippe Starck

this character with headphones is Philippe Starck (behind the immense red Hermes blanket) trying

to concentrate while his wife Jasmine and daughter Justice are living in their home – office.

I find also that a great couple of 50s designer created and often worked from home: Ray & Charles Eams.

R&C Eams

R&C Eams

This is their creation in 1949: furniture for office and home.

z4

And then this  office-corner by Jean Nouvel, current technology and small size, suitable for any home I’d say …

z5

Good job to everyone, from home of course …

Condividi con i tuoi amici

  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google Plus
  • Email

Settimana Salone del MobileMilano Design Week

Questa settimana sono in trasferta a Milano: immersa tra Salone del Mobile e Fuori Salone 2013 per raccogliere segnalazioni per adulti e per piccini, che presto troverete su questo blog…

Intanto buona settimana anche a voi…

Fiera Milano

Fiera Milano

This week I will be at Salone del Mobile in Milan and in Fuori Salone 2013 to collect reports for adults and children that soon you will find on this blog …

In the meantime good week to you …

Fiera Milano

Fiera Milano

Condividi con i tuoi amici

  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google Plus
  • Email

Eccomi… Here I am…

Da oggi il mio lavoro si trasferisce qui: osservare, cercare, annotare, segnalare pensieri, persone oggetti e progetti…

Sono attività vitali per me e ho deciso di riportarle qui da ora in poi.

Non ho ancora imparato dov’ è il confine tra lavoro e pensieri personali: per me tutto si miscela da quando mi sveglio fino a notte fonda, in un continuo andirivieni di vita da mamma e mente da progettista…

Spero che prima o poi questo blog dia una forma al tutto e che la ricerca del bello sia interessante e contagiosa…

Cari lettori, benvenuti!

DISEGNO

From now all my work moves here: observations, researches, notes, reports about peole, thoughts, objects and projects …

These activities are vital to me and I decided to bring them here from now on.

I still have not learned where is the borderline between work and personal thoughts: for me everything is mixed from the early morning untill night, in a continuous mixing of life from Mom with mind of interior designer …

I hope that sooner or later this blog will give a role to everything and that the search of beauty will be exciting and contagious …

Welcome dear reders..

DISEGNO

Condividi con i tuoi amici

  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google Plus
  • Email

Un tè con le amiche. Tea time with friends.

Ci sono tante ragioni per cui invitare le amiche per un tè è di cruciale importanza per la nostra vita sociale: possiamo finalmente stare a chiaccherera nella nostra casa con persone care e parlare in libertà senza essere influenzate dal luogo in cui siamo (bistrò, pasticcerie, ristoranti…), senza essere disturbate dall’andirivieni di estranei e senza dover cucinare e muoverci in cucina come invece accade quando invitiamo amici a pranzo o a cena.

Per la buona riuscita di questo piccolo-grande evento occorre però prepararsi per tempo, proprio per non perdere neanche una parola di tutti i nostri bei discorsi e soprattutto per far sì che ognuno si senta a proprio agio con noi e con la nostra casa.

Tea in the Conservatory Harry Browne

Tea in the Conservatory Harry Browne

Anzitutto occorre specificare che il luogo ideale è il living, non tanto perché la zona cucina o pranzo non siano idonee, ma perché quando si è comodi con il corpo, riusciamo ad aprirci meglio al prossimo (pensate alle poltrone dei terapisti…). Possiamo poi utilizzare tavoli o tavolini in supporto, ma anche graziosi vassoi che poggino sul tappeto.

Non sono dell’idea che dobbiamo a tutti i costi fare “bella figura”, ma dobbiamo far stare bene chi abbiamo invitato…

Ecco perché sconsiglierei di mettere in tavola un servizio Bond China se chiamiamo un’amica che è appena tornata da un viaggio adventure in Africa… Magari meglio farle assaporare un’atmosfera accogliente e domestica senza pretendere troppo.

Se invece il vostro pubblico è sempre giovane, ma più sofisticato, potete optare per una tavola colorata, ma più elegante.

Ci sono invece gli incontri tra le signore, e qui c’è un vero e proprio codice da rispettare poiché in alcuni casi dare un’ottima immagine di sé passa attraverso la nostra casa e la cura con cui scegliamo i nostri oggetti parlerà di noi in modo indiretto ma immediato: se siamo classichè o decò, se amiamo il design o le collezioni ereditate dalla nonna…

Il tè deve essere servito esclusivamente in finissima porcellana, piattini, sotto tazze, zuccheriere e teiere incluse. Se la teiera è in metallo, ricordarsi di preparare l’infuso direttamente nella tazzina.

gio ponti

gio ponti

Sbagliato pensare che debba essere tutto coordinato, anzi: gli abbinamenti e le personalizzazioni che attuiamo sulla nostra tavola raccontano il nostro gusto, i nostri interesse e a volte anche i nostri viaggi…

Prossimamente avrò delle segnalazioni sull’argomento….There are many reasons why invite friends for tea is of crucial importance to our social life, we can finally talk in our home with lovely persons and speak freely without being influenced by the place where we are (bistros, bakeries, restaurants …), without being disturbed by the coming of strangers without having to cook and move into the kitchen, as it happens when we invite friends for lunch or dinner.

For the success of this great – little event, however, we should be ready in time, in order not to miss a word of speeches and in particular to ensure that everyone feels comfortable with us and our home.

Tea in the Conservatory Harry Browne

Tea in the Conservatory Harry Browne

First, we need to specify that the ideal is the living, not because the kitchen or dining room are not suitable, but because when you are comfortable with your body, you can open your mind to others (think of therapist armchairs …). Then We can use tables or tables support, but also pretty trays to put on our rugs.

I am not of the opinion that we must make a good impression ,but we have to be warm with who we invited …

That’s why I not recommend to put on the table a service Bond China if we call a friend who has just returned from an adventure trip in Africa … Let her enjoy a friendly atmosphere at home without expecting too much.

However, if your audience is still young, but more sophisticated, you can opt for a colored table, but more elegant

 

 

There are meetings between ladies, and here’s a real code to observe, because sometimes make a good impression through our home and the care with which we select our objects talks about us in indirect but immediate way: if we are classic or art deco, if we love the design and the collections inherited from grandmother …

 

The tea should be served exclusively in porcelain, saucers under cups, sugar bowls and teapots included. If the pot is made of metal, be sure to prepare the infusion directly into the cup.

gio ponti

gio ponti

Do not think that everything should be coordinated: the combinations and personalisations that we carry on our table telling our taste, our interest and sometimes even our travels …

Soon I will have reports about this subject ….

Condividi con i tuoi amici

  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google Plus
  • Email