Con il diffondersi di carte da parati, rivestimenti, tessili e grafiche che implicano ripetitività e forme modulari, mi sono posta qualche domanda sul loro significato e sulla loro origine.
Scopro con grande piacere che stiamo usando la matematica per decorare: queste forme infatti nascono per studiare le possibili infinite simmetrie delle realtà geometrico/matematiche e grazie alla riscoperta del grande Maurits Cornelis Escher sconfinano nel mondo dell’arte per diventare poi forme d’ispirazione per la contemporaneità.
Interessante poi vedere queste applicazioni nel mondo dei bambini come mandala o attività laboratoriali, ad insegnarci che nessun linguaggio è distinto dagli altri e che anche quando proviamo a suddividere la realtà in settori, lei ci ricorda di essere una sola entità.